NYC Marathon


Affrontare la Maratona di New York per “una come me” che fa cose da pazzi…dovrebbe essere una passeggiata….e per certi versi lo è stata….ma per altri davvero dura e impegnativa….

Ma partiamo dall’inizio….a settembre 2014 alcuni amici iniziano a chiedermi delle “corse” che faccio…perchè le faccio ecc…e restano incuriositi….iniziamo allora insieme a fare qualche marcia non competitiva in provincia…. 6km….poi 10….ed il mio gruppo inizia ad appassionarsi….così scherzando azzardano ad una maratona….

Io rido, so cosa c’è dietro al raggiungimento di quell’obbiettivo….ma vedo “i miei ragazzi” carichi e motivati…e allora dico che, se davvero vogliono fare una maratona bisogna fare QUELLA maratona….la regina, la più famosa….(ovviamente per gli “esseri umani”, non per i podisti super seri)…

Ridendo e scherzando arriva gennaio….e presi dall’entusiasmo ci iscriviamo….siamo 5 che correranno (Annalisa, Roberta, Marco, Paolo ed io) ed una che ci accompagnerà. Ne approfittiamo anche per aggiungere qualche giorno e fare una bella vacanza assieme.

I mesi scorrono, ed alcuni hanno qualche infortunio…io purtroppo non posso seguirli, nel frattempo preparo l’UTMB e potrò solo aiutarli nell’ultimo mese di allenamento.

Il tempo corre veloce, e ci ritroviamo a partire per la Grande Mela con mille dubbi….i ragazzi con la paura di non farcela, ed io con la responsabilità di una promessa che gli avevo fatto: portarli tutti all’arrivo.

La città non delude, ed il clima pregara è fantastico. Faccio un po’ da guida, visto che la mia prima maratona è stata proprio qui 12 anni fa. Tutti mi seguono ed io do indicazioni come fossi il Padreterno….ma dentro sono agitata più di loro….

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Tra una battuta ed un bicchiere di te ci ritroviamo alla partenza, la nostra è l’ultima “ondata” (ci sono tre diversi orari di partenza vista la grande affluenza) e quando sentiamo il cannone che spara, un urlo collettivo si alza al cielo….partiti!!!!!!

Partiti per modo di dire…ci vogliono circa 10 minuti per arrivare alla partenza….e poi si corre pianissimo…visto che siamo in 52MILA!!!!

Il mio gruppo è carico, ed appena finito il ponte di Verrazano inizia il tifo infernale che solo a New York può esistere….band di tutti i tipi che suonano e cantano, dj, cori parrocchiali, cinesi coi tamburi, mamme coi bambini, pompieri e poliziotti, bimbi del Bronx, gente comune…tutti lungo il percorso ad incitare, cantare, ballare….è una festa continua….che per fortuna non dà tregua…e ti spinge lungo quei 42 km.

Noi partiamo piano, voglio tenere un ritmo basso per fargli avere più forze dopo…l’importante è arrivare, non importa il tempo, ma il traguardo…questo tifo però rende tutto il mio gruppo entusiasta….le ragazze ballano ed i ragazzi continuano a gridare e sorridere….sono FELICI!!! Questo mi dà un po’ di tranquillità, per ora, perchè so che la parte dura sarà dopo.

I km si susseguono, e verso la metà uno dei miei comincia a dare segni di cedimento, non fisico, ma mentale….è nervoso, non vuole correre ma camminare…lascio andare avanti gli altri e gli sto accanto cercando di motivarlo…non è facile…ma io sono più testarda…se lui non ha “la testa” per andare avanti ce la metto io….passerò i restanti 22 km un misto tra psicologa e martello pneumatico, ma il mio obbiettivo è portarli all’arrivo, tutti assieme.

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Finito il temutissimo Queensboro, ci accolgono i nostri fans personali, Silvia, Paola e Massimiliano ci incitano con gli occhi ludici per l’emozione. Faccio andare avanti il gruppo che si è riunito e mi fermo un paio di minuti, i nostri fans sono più commossi di noi!

Recupero gli altri e vedo che vanno bene, Marco soffre ma continua ed io cerco di distrarlo. Andiamo avanti ed i cambi di quartiere ci fanno vedere una New York insolita, con scorci unici e preziosi che altrimenti non coglieremmo. E’ anche questa la bellezza della NYC Marathon, vedi luoghi e situazioni che non vedresti….vedi scorrere la città e la sua moltitudine di gente diversa tutta in una volta, tutta in 42 lunghissimi km.

Verso il km 35 vedo le facce dei miei che non sorridono più, parlano poco…sono in difficoltà, com’è normale che sia. E allora mi avvicino ad ognuno per sostenerlo e distrarlo. Continuo a dirgli che il ritmo va benissimo, che sono bravissimi, che se continuano così andiamo alla grande…ma dopo un po’ vedo che nemmeno le mie parole hanno più effetto….

Per fortuna ci pensa la gente attorno ed il passaggio in Central Park. Il giorno prima li avevo volutamente portati a vedere l’arrivo, a fare a piedi l’ultimo km, in modo che, una volta in gara, si ricordassero il passaggio e si rincuorassero.

In effetti è stato così, gli ultimi 2 km il ritmo è cresciuto, ed anche la mia emozione, all’ultimo km mi sono girata verso di loro con le lacrime agli occhi e gli ho fatto un applauso. Non erano pronti per fare una maratona, ma io li ho convinti del contrario, e loro ci sono riusciti. La mente condiziona la tua prestazione, la forza di volontà ti fa fare cose che nemmeno immagineresti.

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Per me la Maratona di New York è stata una grande soddisfazione, non per la prestazione atletica, ma per essere riuscita a portare all’arrivo 4 amici che un anno fa non sapevano nemmeno cosa fosse la corsa, e cosa si può ottenere se una cosa la si vuole davvero. E’ davvero un grande traguardo!!!!

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Annalisa, Roberta, Corinna, Marco, Paolo FINISHER!!!

2 pensieri su “NYC Marathon”

  1. Una maratona… per me siete degli alieni… io mi faccio i miei 7/8 km due o tre volte alla settimana e mi sembra di non poter dare altro…
    Arrivo alla fine col cuore in gola, in affanno totale…
    Bravi! Davvero, siete davvero bravi!
    Emerodromi, coloro che possono correre per un giorno intero…

    1. Anche i miei amici un anno fa dopo 7 km erano stremati….basta volerlo ed impegnarsi costantemente per ottenerlo….e anche avere una visionaria come me che ti ci fa credere ☺

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